Francesco Fazio, Francesca Aragona, Giuseppe Piccione, Carmelo Pino, Claudia Giannetto; https://doi.org/10.1016/j.jevs.2023.104882; Journal of Equine Veterinary Science; Sept. 2023

I biomarcatori cardiaci sono utili per identificare le variazioni del muscolo cardiaco nella medicina umana ed equina.

Vi presentiamo uno studio che si poneva l’obiettivo di indagare l’effetto acuto di un allenamento di salto ostacoli sull’attività sierica dei biomarcatori cardiaci e muscolari in cavalli atletici sani, tra cui troponina cardiaca (cTnI), mioglobina (MB), aspartato amino transferasi (AST), alanina aminotransferasi (ALT), creatina fosfochinasi (CPK) e lattato deidrogenasi (LDH). Sono stati raccolti campioni di siero da sette cavalli da sella italiani, regolarmente in lavoro per il salto ostacoli, a riposo, immediatamente dopo l’esercizio (prova simulata di salto ostacoli) e durante la periodo di recupero (30 e 60 minuti dopo l’esercizio).

Immediatamente dopo l’esercizio si è verificato un aumento di cTnI (P < 0,01), MB (P < 0,01) e CPK (P < 0,005); una correlazione positiva tra cTnI e AST e tra AST e LDH; e una correlazione negativa tra cTnI e ALT e tra ALT e CPK. Trenta minuti dopo l’esercizio, c’era una correlazione positiva tra AST e ALT e tra AST e LDH, mentre 60 minuti dopo l’esercizio, c’era una correlazione positiva tra MB e LDH e una correlazione negativa tra AST e CPK.

I risultati di questo studio hanno dimostrato che il rilascio di biomarcatori cardiaci postesercizio, come la cTnI, rappresenta un cambiamento reversibile nella permeabilità delle membrane dei cardiomiociti che può riflettere parte di un processo di rimodellamento. Inoltre, la disciplina del salto ostacoli potenzialmente non porta a danni cardiaci permanenti ma a un adattamento fisiologico all’esercizio fisico, dimostrando come una volta che non è più necessaria l’energia per uno sforzo intenso, l’organismo può ristabilire la propria omeostasi.

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