Ana Lucia Miluzzi Yamada, Cynthia do Prado Vendruscolo, Marília Ferrari Marsiglia, Eric Danilo Pauls Sotelo, Fernanda Rodrigues Agreste, Sarah Raphaela Torquato Seidel, Joice Fülber, Raquel Yvonne Arantes Baccarin and Luis Claudio Lopes Correia da Silva.
Yamada et al. BMC Veterinary Research (2022)
La combinazione di condroitin solfato (CS) e glucosamina (GlcN) è stata ampiamente utilizzata nelle formulazioni orali per prevenire e trattare l’osteoartrosi. CS è efficace per controllare il dolore nei pazienti osteoartritici, mentre GlcN può stimolare la sintesi di glicosaminoglicani, riducendo così la degradazione della matrice extracellulare. Sebbene siano stati pubblicati diversi studi su questo argomento, l’efficacia del trattamento con CS orale e GlcN rimane incerta. L’obiettivo di questo studio è stato quello di analizzare la progressione dell’osteoartrite indotta sperimentalmente nei cavalli e verificare l’efficacia di un composto orale a base di CS e GlcN per trattare e/o modulare questa malattia.
Lo studio ha analizzato l’articolazione metacarpo-falangea dell’arto toracico sinistro di 16 cavalli divisi in due gruppi, con otto cavalli trattati con CS e GlcN nel gruppo trattato (GT) e otto cavalli non trattati nel gruppo di controllo (GC). Le lesioni condrali sono state indotte mediante artroscopia, che è stata definita come punto temporale zero (T0). Esami fisici, ecografici e radiografici e misurazioni dei biomarcatori del liquido sinoviale sono stati eseguiti nei giorni 0, 30, 60, 90 e 120. Alla fine dell’esperimento (T4), è stata eseguita nuovamente l’artroscopia per valutare macroscopicamente le articolazioni e raccogliere materiale per analisi microscopica.
Sono state osservate differenze significative tra i gruppi in alcuni parametri valutati, come la valutazione della zoppia visiva, le concentrazioni sinoviali di prostaglandina E2 e l’esame ecografico. Tuttavia, il GT presentava ancora risultati soltanto leggermente migliorati per l’angolo di flessione articolare, l’analisi della zoppia mediante sensori e l’analisi istopatologica del tessuto di riparazione condrale, tuttavia, senza significatività statistica (p>0,05).
Il trattamento è quindi stato considerato efficace nella modulazione clinica dell’artrosi sperimentale, con miglioramento di alcuni parametri nel GT. Tuttavia, questo tipo di trattamento potrebbe non essere del tutto efficace per modificare il processo catabolico nella cartilagine articolare e il progressivo danno condrale indotto.
Buona lettura!