Núria Mach, Alice Ruet, Allison clark, David Bars-cortina, Yuliaxis Ramayo-caldas, Elisa crisci, Samuel pennarun, Sophie Dhorne-pollet, Aline foury, Marie-pierre Moisan & Léa Lansade. Scientific report 2020 10/8311 | https://doi.org/10.1038/s41598-020-65444-9

Lo studio misura simultaneamente il microbiota fecale e molteplici variabili ambientali correlate all’ospite in una coorte di 185 cavalli sani allevati in condizioni simili durante un periodo di otto mesi. Il modello dei batteri rari variava da ospite a ospite ed era ampiamente diverso tra due punti temporali. Tra una serie di variabili esaminate, quelle legate all’esercizio erano altamente associate alla variabilità del microbiota intestinale, evocando una relazione tra microbiota intestinale e alti livelli di stress fisici e mentali.

Anche gli indicatori comportamentali che indicavano uno stato sociale compromesso (ad esempio stereotipie, ipervigilanza e aggressività) erano associati al microbiota intestinale, rafforzando l’idea dell’esistenza dell’asse microbiota-intestino-cervello.
Queste osservazioni erano coerenti con la microbialità dei tratti comportamentali (> 15%), illustrando l’importanza della composizione microbica intestinale per il comportamento animale. Poiché sempre più atleti d’élite soffrono di stress, analizzare il microbiota offre una nuova opportunità per studiare le interazioni bidirezionali all’interno dell’asse cerebrale-intestinale.

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