Michael Hewetson; Rose Tallon (2021), 381-399, DOI: 10.2147/VMRR.S235258
Riportiamo un esaustivo articolo che esplora l’eziopatogenesi, i segni clinici, la diagnosi e il trattamento dell’ESGD (malattia gastrica squamosa equina) e discute l’impatto di questa condizione comunemente riscontrata sull’industria equina. ESGD si riferisce specificamente alla lesione peptica della mucosa squamosa dello stomaco. La prevalenza è più alta nei cavalli da prestazione, ma la malattia è stata documentata in molte razze ed età, compresi i cavalli selvaggi e i puledri.
La patogenesi dell’ESGD è ben nota. La gestione intensiva e l’esercizio fisico sono fattori importanti che contribuiscono all’interruzione della normale stratificazione del pH gastrico. Ciò si traduce nell’esposizione della mucosa squamosa vulnerabile all’acido, che porta all’ulcerazione. I segni clinici sono variabili e ci sono poche prove a sostegno di un’associazione diretta tra i segni riportati e la presenza o l’assenza di lesioni osservate alla gastroscopia. La gestione è mirata alla soppressione dell’acido e alla mitigazione dei fattori di rischio noti.
La sindrome dell’ulcera gastrica equina (EGUS) è un termine adottato per la prima volta nel 1999 per descrivere le malattie erosive e ulcerative dello stomaco equino ed è paragonabile al termine ulcera peptica nelle persone. La terminologia è stata recentemente ampliata per includere i termini Malattia gastrica squamosa equina (ESGD) e Malattia gastrica ghiandolare equina (EGGD) quando è diventato chiaro che era necessario distinguere la regione anatomica dello stomaco colpita.
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