Cathrynne Henshall, Hayley Randle, Nidhish Francis & Rafael Freire – February 2022
I cavalli domestici sono ampiamente utilizzati per attività fisicamente impegnative ma l’effetto dell’esercizio sulle loro capacità di apprendimento non è mai stato studiato; inoltre, sono frequentemente esposti, a “casa” o in concorso, a fattori di stress che possono influenzare il loro apprendimento.
Lo stress e l’esercizio provocano il rilascio di glucocorticoidi, noradrenalina e altri neurotrasmettitori che possono influenzare l’apprendimento. Attualmente non è possibile misurare direttamente le concentrazioni di neurotrasmettitori nel cervello dei cavalli; tuttavia, l’inferenza dei processi neurobiologici dai marcatori periferici è stata ampiamente utilizzata negli studi sulla cognizione umana.
Nel presente studio abbiamo assegnato 41 cavalli all’esercizio fisico, allo stress incontrollato o all’inattività e abbiamo valutato la loro acquisizione di un compito di apprendimento strumentale avversivo. I cavalli allenati hanno raggiunto il criterio di apprendimento nel minor numero di prove rispetto ai cavalli stressati e inattivi le cui prestazioni non differivano. Le concentrazioni di cortisolo salivare dei cavalli allenati sono diminuite durante l’apprendimento mentre le concentrazioni degli altri gruppi sono aumentate. Le correlazioni di Spearman hanno rivelato che i cavalli con le più alte concentrazioni di cortisolo richiedevano il maggior numero di prove per raggiungere il criterio. Presentiamo nuovi dati che confermano che l’esercizio prima dell’apprendimento può migliorare l’acquisizione dell’apprendimento nei cavalli. Al contrario, le attività che espongono i cavalli a fattori di stress incontrollabili, causando un forte rilascio di cortisolo, possono compromettere l’apprendimento. Si suppone che questi effetti possano essere dovuti all’influenza di neurotrasmettitori come il cortisolo e la noradrenalina sulle regioni cerebrali responsabili dell’apprendimento.
Buona lettura!