Giovanna Lazzari abc ; Silvia Colleoni a; Gabriella Crotti a; Paola Turini a; GaiaFiorini a; MariaBarandalla a; Lorenza Landriscina a; Giovanni Dolci a; Massimo Benedetti a; Roberto Duchi a; Cesare Galli abc
a Avantea, Cremona, Italy; b Fondazione Avantea Onlus, Cremona, Italy; c Equigea, Ocala, FL.

Journal of Equine Veterinary Science; Volume 89, June 2020, 103097
https://doi.org/10.1016/j.jevs.2020.103097

 

Le tecnologie di riproduzione assistita (ART) sono ben sviluppate nell’uomo e nei bovini e stanno prendendo piede anche nell’industria equina poichè la cavalla non risponde alla superovulazione ma può donare un gran numero di ovociti attraverso il prelievo di ovuli (OPU). Dopo la raccolta, gli ovociti possono essere fecondati mediante iniezione intracitoplasmatica di spermatozoi (ICSI) utilizzando una varietà di campioni di sperma di stalloni, anche di scarsa qualità, e gli embrioni risultanti possono stabilire alti tassi di gravidanza dopo la crioconservazione e il trasferimento.

Le scoperte che gli ovociti equini possono essere tenuti a temperatura ambiente senza perdita di vitalità e che un aumento del tempo di maturazione in vitro può raddoppiare il numero di embrioni prodotti stanno alimentando l’adozione della tecnica OPU da parte di diverse cliniche che inviano gli ovociti delle cavalle dei loro clienti a laboratori specializzati ICSI per la produzione e il congelamento di embrioni. In questo articolo, presentiamo un’analisi retrospettiva di 10 anni di lavoro in Avantea con un focus speciale sugli ultimi 3 anni. Sulla base dei nostri dati, è possibile ottenere una produzione media da 1,7 a 2 embrioni per procedura OPU-ICSI da cavalle donatrici di sangue caldo con un tasso di gravidanza del 70% e un tasso di parto superiore al 50%. OPU-ICSI offre il valore aggiunto del congelamento degli embrioni che consente lo sviluppo della commercializzazione degli embrioni in tutto il mondo a vantaggio dei migliori allevatori di cavalli che stanno approvando questa tecnologia come mai prima d’ora.