Rosanna Marsella – Vet. Sci. 2025, 12, 91

Le informazioni sulla barriera cutanea nei cavalli sono attualmente limitate, tuttavia uno studio sull’ultrastruttura epidermica di cavalli normali e allergici ha documentato la presenza di lipidi intercellulari amorfi disorganizzati nello strato corneo di campioni allergici. Questi risultati sono simili a quelli della cute canina e umana atopica. Attualmente, non esiste uno studio pubblicato che confronti i parametri della funzione della barriera cutanea tra cavalli normali e allergici; pertanto, le implicazioni funzionali dei cambiamenti ultrastrutturali sono sconosciute. Nei cavalli normali, la posizione del corpo, il sesso, la razza e le condizioni ambientali influenzano i parametri della barriera cutanea, quanto la perdita d’acqua transepidermica.

Studi sul microbioma cutaneo nei cavalli normali hanno evidenziato l’importanza della stagione e delle condizioni ambientali, poiché i cavalli che vivono insieme condividono microbiomi simili. La disbiosi cutanea e la predominanza di stafilococco sono state descritte nei cavalli con dermatite del pastorale. Studi trascrittomici sull’epidermide di cavalli normali e allergici hanno rilevato che la pelle allergica lesionata presenta sostanziali differenze trascrittomiche rispetto alla pelle sana, in particolare una sottoregolazione dei geni delle giunzioni strette e delle cheratine e una sovraregolazione delle serina proteasi e dell’IL-13. I cheratinociti prelevati da cavalli con ipersensibilità alle punture di insetto mostrano una sovraregolazione dell’espressione genica dell’IL-31 sotto stimolazione. Sebbene siano chiaramente necessarie ulteriori ricerche, i risultati preliminari sembrano supportare le differenze nella barriera cutanea tra cavalli normali e allergici.

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